Più polli per tutti!
La Vallardi è una casa editrice dinamica, che non si lascia certo sfuggire un trend editoriale. C'è una riscoperta del corsetto? Ecco un libro sui corsetti. Torna in auge il liuto? Ecco la storia del liuto. E se rinasce il pollaio, ecco Il pollaio per tutti.
Nella foto: la procace Guendalina
"Una passione di moda che unisce vantaggi pratici e amore per la natura." Può anche darsi che i polli la pensino diversamente, ma che dire? Quando una passione è di moda, è di moda. Innovativo anche il formato: brossura con alette. Di gallina ovviamente. Col libro, una volta letto, ci si può fare un brodino. Alla faccia della crisi.
Con numeri del genere, è evidente che il libro sarà uno straordinario successo (ma attenzione alla piccola differenza fra utenti iscritti e utenti attivi). Dai dai dai, che riusciamo a vendere queste benedette duemila copie.
Come risulta chiaro dal sommario, Il pollaio per tutti è un'opera completa: si parte dal complesso rapporto fra il pollo e l'uomo, esaminato fin dai tempi dei Babilonesi, e attraverso nozioni di anatomia del pollo e suggerimenti sul trasporto degli stessi (amano le limousine ma si accontentano anche di una Mercedes con autista) si arriva al riconoscimento delle più belle razze italiane e straniere. Ma perché fare questa selezione? Si tratta forse di una sottile forma di razzismo? No. Il motivo diventa chiaro nel paragrafo seguente.
Con questo manuale insomma, potrete imparare a selezionare dei gran pezzi di gallina che "spopoleranno" in concorsi come Miss Coscette di pollo o Miss Gallina bagnata. E poi, diciamocelo senza peli sulla lingua, una gallina è molto più pratica di una pecora.
Per concludere, questo prezioso volume serve anche a sfatare l'idea comune che il pollo sia un volatile banale. A una lettura più attenta, persino il famoso detto "Sei un pollo" risulta frutto dell'invidia e della malevolenza da parte di altri pennuti come tacchini e fagiani. Il pollo ha un fascino imprevedibile, è un volatile utile e magnifico e a volte si dimostra curioso e arguto. Per non parlare poi del suo particolare sense of humour e della sua geniale intuitività. È quasi un peccato dovergli tirare il collo.
Ugggesù! Andrea Mangoni è amico mio ma per fortuna non credo proprio che segua il tuo blog!
RispondiEliminaQuella di Ganimede
Direi che il formato, "brossura con alette", non poteva essere più indicato.
RispondiEliminaAhahaha, non ci posso credere!!!
RispondiEliminaFavolosa! da tempo non ridevo così e soprattutto non avrei immaginato che "Il pollaio per tutti ricevesse una simile recensione prima della sua uscita!
RispondiEliminaper dovere di cronaca, aggiungo che la mia proposta iniziale, quella di dotare la copertina non di alette ma di cosciotti, è stata bocciata per problemi di ingombro sterico (i volumi non ci stavano più negli espositori). In onore della fanciulla della copertina, che da oggi si chiamerà davvero Guendalina, mi hai fatto tornare la voglia di essere un papirista (i padovani capiranno):
La procace guendalina,
pollastra bella e sopraffina,
ruspa, razzola e s'avanza
e il... gallo s'erge con baldanza.
Dalla cover del libretto
invita tutti a seguirla a letto
per provare con veemenza
che della pecora non teme la concorrenza
ma ahimé è giusto dire
che non va così a finire;
senza peli sulla lingua noi andiamo ad affermare
che la penna in bocca certo non si fa ben apprezzare
così orsù, lasciam al gallo il dubbio onore
di gustar delle galline la passione a tutte l'ore.
In attesa di trovare l'ispirazione per un prossimo volume, di argomenti modaioli o meno, ciao!
PS Ciao Lidia... come vedi seguo anch'io Fascetta nera!
RispondiEliminaCiao Andrea, invece di papirista avevo letto priapista. Ti avrei comunque capito visto che c'è di mezzo Guendalina. Sono contento che tu abbia riso. Salutami i miei amici della Vallardi e di' loro di continuare a mandarmi il notiziario nuove uscite che è diventato la mia lettura preferita.
RispondiEliminaCiao Alberto,
RispondiEliminaa prescindere da Guendalina, un papirista padovano è per forza anche un priapista, vista l'intima conoscenza che matura suo malgrado con l'uccel padulo. Ma benon! Attendo con ansia i nuovi post. Per Vallardi riferirò e non mancherò di chiedere anch'io il loro notiziario, mi sembra una lettura di molto più spassosa di tante che mi passano per le mani. buona domenica!