-------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------
Non saprei da dove cominciare.
RispondiEliminaOk, da qui: per favore, dimmi che hai sbagliato a copincollare la "sinossi" de "Il sogno di Barack"...
(Ovviamente no)
Ovviamente no. Però su IBS si trovano ulteriori notizie sul libro che forse possono aiutare meglio nella comprensione del testo e del sottotesto, anche per quella parte di umanità (tanta) costretta a rifugiarsi negli interstizi del sociale.
RispondiEliminaEdo Melzi, grazie a un personalissimo modo di raccontare vita e personaggi, attraverso un periodare semplice, asciutto, riesce ad andare oltre il plot, rendendoci consapevoli di quanto tutti siamo costretti dentro ruoli definiti e inamovibili, spesso ciechi rispetto al fluire delle cose "altre". L'allontanamento dal consorzio civile, da parte di tanta umanità costretta a rifugiarsi negli interstizi del sociale, non è materia di semplice trattazione. Melzi lo fa con un testo snello e senza fronzoli, convogliando idealmente la spinta di tutti gli animi nobili, "risvegliati", nel sogno che Barack Obama fece in piena campagna presidenziale.
E poi, comunque, basterebbe la copertina a trasmettere tutto quello che c'è dietro. A volte un'immagine vale più di mille parole.
RispondiElimina