lunedì 20 maggio 2013

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È un po’ come andare in vacanza. Fa piacere. Ci si diverte. Eppure, alla fine, si ha sempre voglia di tornare a casa propria. Almeno, a me succede così.
Avevo deciso di prendermi un piccolo periodo di pausa, in seguito al lancio dell'altro sito e dei miei libri elettronici per dedicarmi un po’ a quello, poi mi hanno chiamato di là e sono andato volentieri a fare una cosa che aveva un respiro un po’ diverso da quello che faccio di solito qui.
Come forse avrete già letto, il Salone è andato bene. Il primo giorno ho conosciuto il bot Einaudi e la signora bionda del Gruppo Gems (non so come si chiami per cui la chiamerò la signora bionda del Gruppo Gems). Col bot Einaudi ci eravamo scambiati un po’ di messaggi il giorno prima.



In sostanza, lui mi aveva minacciato con questo, ma io che sono un signore e mica me la prendo avevo deciso di non raccogliere la provocazione rispondendo con grande diplomazia.


E in effetti, quando poi sono arrivato allo stand Einaudi, sarà stato anche un caso, ma lui se ne stava seduto in un angolo, con le spalle al riparo.
E insomma il bot Einaudi è stato simpatico anche se mi ha rimproverato per questo, cosa di cui mi sono scusato. "La tentazione fa l'uomo ladro" gli ho detto.
Alla fine gli ho scattato una foto ricordo e sono andato a farmi rimproverare un po' anche dalla signora bionda del Gruppo Gems.

La signora bionda del Gruppo Gems è una signora alla quale ho chiesto di poter avere la fascetta che poi ha vinto l'Oscar. Per farlo, mi sono presentato. Non l'avessi mai fatto! La signora bionda del Gruppo Gems era proprio una signora burbera, avrebbe potuto essere una delle mie prof. cattive delle superiori. Tanto per cominciare mi ha rimproverato per le finte fascette dell'anno scorso (al che le ho spiegato che quest'anno non le avrei fatte), poi mi ha rimproverato per aver pubblicato sul blog alcune copertine prima che uscissero (e qui le ho promesso che non l'avrei più fatto. D'altra parte la capisco, quando hai per le mani il lancio di un titolo come Il pollaio per tutti, hai paura che magari la De Vecchi lo venga a sapere e cerchi di metterti i bastoni tra le ruote sparando fuori un Insegna a beccare alla tua gallina).
Poi, domenica, quando siamo andati a consegnare il diploma per la vittoria dell'Oscar delle fascette e io ho chiesto alla signora bionda del Gruppo Gems di poterla fotografare col diploma in mano, lei mi ha risposto che non si faceva fotografare perché si vergognava e io le ho risposto che, va bene, avrei scritto che si vergognava e lei mi ha risposto che non era vero che si vergognava ma che erano le direttive del Gruppo Gems e io le ho detto, va bene, allora scriverò che sono le direttive del Gruppo Gems e lei mi ha detto che mi avrebbe querelato e insomma a questa signora bionda del Gruppo Gems non andava bene niente, anche se io continuavo a dire va bene a tutto, e così alla fine, niente, ho deciso di lasciar perdere, che questa signora bionda del Gruppo Gems mi sembrava un po' inversa per i fatti suoi. E poi, suvvia, le avevo portato un premio, mica una cartella di Equitalia. O peggio ancora, un dattiloscritto.
Poi domenica mattina ho conosciuto anche le ragazze carucce della Garzanti, che io volevo presentarmi come uno stalker editoriale che faceva un blog di fantasy e invece niente, mi hanno sgamato subito, e poi comunque sono state carucce, non mi hanno neanche rimproverato (anche se, anche loro, Gruppo Gems). 
E niente il Salone è andato così. Tutto il resto l'ho raccontato dall'altra parte. Adesso basta giocare. Ricominciamo con le fascette.

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